domenica 16 ottobre 2011

Todi step 1


Sono anni che cammino ed incontro sul fronte politico cattolico. Tessendo reti. Oltre alle divisioni, manca il coraggio, ma c'è voglia di fare. Un nodo difficile da sbrogliare. Si attende l'uomo della provvidenza, il catalizzatore... si attende. Ora c'è fermento il rischio è l'effervescenza. Todi è un buon inizio ma Crociata prima, Riccardi poi, hanno precisato "nessun nuovo partito", nessuna "cosa bianca". Certo bisogna calmare la stampa, ma quanta paura. Serve una nuova idea di politica. Una nuova Politica, non solo nuove linee politiche.


La politica non ha proprie regole, ha spesso stessi errori e trappole, vizi e contorsioni. L'augurio ad una nuova idea di politica guarda alla radice stessa della politica. Molti parlano di regole già scritte che non si posso cambiare. Non è vero. I poteri forti sono forti, non invincibili. Le regole della corruttela, dell'autoaffermazione, della lobby, sono regole organizzative, l'intelaiature pratiche, potremmo dire, della politica. "Fare politica" non è un lavoro in se stesso, ma un esercizio intellettuale, di volontà e azione per il bene comune, per sua natura ricco di potenzialità e ovviamente rischi. 
E' evidente a tutti la differenza che c'è tra una dittatura ed una democrazia e l'intera gamma che sta tra i due opposti. 
La Nuova politica non è utopia, si deve fare legandosi, associandosi, compattando e seguendo, ma seguendo non chi è "il meno peggio", piuttosto chi sa guardare in alto. Se si analizzano icone come Sturzo, De Gasperi, ma anche le storie di Kennedy oppure Obama, ci si rende conto che la loro è stata, almeno all'inizio, una risposta di Nuova politica. Mai accettare che non si possa cambiare, la forza e bellezza dell'uomo è proprio in questa dinamica ed infinita capacità di leggere e rispondere alla vita.