domenica 16 ottobre 2011

La Roma dei barbari


La Capitale brucia. A fuoco ancora una volta. Il corteo degli indignati è diventato un inferno per colpa di incappucciati violenti. 5 ore di guerriglia costata il ferimento di circa 70 persone. Vetrine infrante, auto in fiamme. C'è chi in queste ore afferma che in tutta Europa la crisi esaspera. Altri cercano responsabili da punire.
Va punita la politica sporca, l'economia del mero profitto, i partiti che non hanno a cuore il futuro dei cittadini.
La violenza genera solo altra violenza. E' necessario fermarsi e riflettere. Reimpostare la formazione delle coscienze, ridare un futuro, un'anima all'Italia. Ridare ossigeno a questa terra disoccupata e precaria, ma troppo spesso solo impegnata a comprare cellulari e rincorrere carriere di veline e calciatori.
Questa nazione deve rinascere dalle proprie ceneri per tornare forte e per farlo serve sacrificio, dedizione, ma anche dialogo e confronto. Ogni violenza va bandita e condannata, sempre.
Lontano chi alza le armi e si nasconde, lontano chi incita la piazza, chi mette in pericolo o peggio sacrifica vite. Questi non sono uomini, ma disertori di democrazia.
Il tavolo del confronto per quanto aspro e duro è l'unica via. Questa è la forza.