Muammar
Gheddafi è morto. Almeno così dice il CNT il Consiglio Nazionale di
Transizione libico. La Nato per ora non conferma, servono le prove
del DNA. Sono almeno quattro infatti i sosia che avevano giurato
fedeltà al rais. Gheddafi è morto. Le foto raccapriccianti, i video
mostrano la cattura, il linciaggio. Morto il figlio Mutassim,
ancora non certa, anche se comunicata dai ribelli, l’uccisione
dell'altro figlio Saif al Islam, morto a Sirte il ministro
della Difesa, Abu Bakr Younes.
Gheddafi
è morto, la Libia è in festa con lei molti altri Paesi, per motivi
economici, strategici, tattici... Gheddafi è morto, ma la morte di
un uomo non può mai essere motivo di gioia. Una democrazia non nasce
usando la stessa violenza del regime soppresso. Il CNT ha subito la
prima sconfitta, ha compiuto uno sbaglio fondativo. Ora sarà tutto
più difficile, senza un processo davanti alla Comunità
Internazionale. Gheddafi è morto. Solo 10 mesi fa era pienamente
accreditato in tutto il mondo. Oggi “i governi amici” si
presentano davanti alle telecamere per sottolineare il fondamentale
contribuito nel mettere fine alla dittatura. Gheddafi è morto. Gli
appelli ai clan sono all'unità, mentre in stanze riservate si studia la
mappa del mondo arabo e le potenzialità del petrolio verde. Gheddafi
è morto dopo 42 anni di regime e 8 mesi di proteste intrise di sangue, speranza e geopolitica.