lunedì 25 febbraio 2013

Elezioni 2013. 25 Febbraio una brutta pagina politica. Un grande pericolo per l'Italia


Le elezioni segnano di fatto una forte ingovernabilità. I miei colleghi giornalisti in questa notte elettorale pongono domande ai "vecchi" politici. Le risposte sono fotocopie delle ultime legislature. Si fanno analisi, si commentano le percentuali, si ipotizzano schieramenti e alleanze, nessuno scorge il baratro.

Tutti parlano del fenomeno M5S, ma pochi ne capiscono la portata. Perché pochi lo hanno seguito in questi mesi eppure era ad un click di distanza, sulla Rete, ogni giorno. E mentre altri replicavano scenari o rifiutavano volti di cambiamento, lui costruiva sul malcontento, la voglia di cambiare, di rinnovare, di riscatto e rinascita. E alla fine piazza San Giovanni, a Roma, è stato un tripudio.

Occasione persa, quella del rinnovamento, per i cattolici chiusi nei particolarismi e minuscoli micropotentati. Todi è stato catalizzatore per un giorno, sogno di una costruzione nuova. Todi Due un tramonto.

Del resto “il movimento”, penso a Solidarność, genera la politica, non il viceversa. Come la politica governa i mercati e ne stabilisce le linee portanti, non il contrario. E se accade che la politica subisce le leve finanziarie, il panorama visionario e programmatico diventa emergenza giornaliera, la politica muore in se stessa schiava di forze esterne che ne muovono i fili.

E adesso? Adesso Grillo porterà il laboratorio di Casaleggio (http://www.youtube.com/watch?v=JodFiwBlsYs) nel Parlamento italiano e sperimenterà sul popolo “l'intelligenza unitaria” formata dalla molteplicità dei soggetti. E il volto, la radice, l'appartenenza che fine faranno?

Vecchie domande i miei colleghi, risposte decentrate i vetusti interlocutori, ancora incapaci di vedere nuovi scenari, ancora miopi di fronte allo tsunami che sta per travolgere il Paese.

Siamo su una china pericolosa, serve tanto coraggio. Bisogna serrare le fila e chiamare ogni forza, capacità, volontà e identità desiderosa di dare un volto a questo splendido Paese. Questo si deve fare per non lasciare che la nostra Italia sia ulteriormente deturpata.

lunedì 18 febbraio 2013

Il calendario degli ultimi impegni di Benedetto XVI. Padre Lombardi: il 27 febbraio il grande abbraccio dei fedeli


Il Papa ha sentito in questi anni e in questi giorni il sostegno della preghiera del popolo di Dio. Lo ha ribadito padre Federico Lombardi nel terzo briefing dopo la rinuncia di Benedetto XVI. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha dettagliato il programma del Papa fino al prossimo 28 febbraio, quando nel pomeriggio andrà a Castel Gandolfo e dalle 20 inizierà la sede vacante. A metà marzo si terrà il conclave. Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3 

Sottolineando ancora una volta che la rinuncia di Benedetto XVI è avvenuta in piena libertà e per il bene della Chiesa, padre Federico Lombardi ha evidenziato subito, incontrando i giornalisti che affollavano la Sala Stampa della Santa Sede, in che modo tale decisione, che può anche “disorientare”, debba essere vissuta:

“Va vista in un clima di fede, di certezza del sostegno di Cristo per la sua Chiesa. Il Papa sa che anche il suo ministero è un ministero che viene sostenuto dalla grazia di Cristo e così continua a essere sostenuta la Chiesa anche quando ci sia il suo successore e anche nel momento della scelta del suo successore”.

Sollecito dalla domande, il direttore della Sala Stampa Vaticana, ha comunque confermato che lo stato d’animo in Vaticano è di “sorpresa e di riflessione sul significato della decisione”; da parte sua padre Lombardi ha puntualizzato il suo personale sentimento di “grande ammirazione” per Benedetto XVI:

“Io sono ammirato del fatto che il Papa ha fatto questa sua valutazione avendo vissuto pienamente, lucidamente ed efficacissimamente il suo ministero fino ad oggi. Quindi, è ammirabile che egli valuti: 'Ho fatto bene il mio ministero finora, adesso sento che, perché continui a essere svolto adeguatamente nel mondo di oggi, con le sue esigenze, con il suo dinamismo, e così via, ci voglia un maggior vigore'”.

Il Papa lascerà il Vaticano, trasferendosi a Castel Gandolfo, nel pomeriggio del 28 febbraio, verso le 17; alle 20 inizierà la sede vacante. Annullati tutti gli appuntamenti previsti dopo questa data. Tra il 15 e il 20 marzo prenderà avvio il conclave per l’elezione del nuovo Pontefice.

Padre Lombardi ha declinato tutti gli impegni del Santo Padre fino alla fine di febbraio: sostanzialmente tutti confermati, tranne la visita ad limina dei vescovi delle Marche.

Oggi l'incontro con il clero di Roma, domani l'udienza al presidente della Romania e ai vescovi liguri in visita ad limina, sabato 16 febbraio in mattinata il colloquio con il presidente del Guatemala e i vescovi lombardi, poi alle 18.00 l'udienza privata con il senatore Mario Monti. Domenica 17, alle 12 l’Angelus. Alle 18.00 iniziano gli esercizi spirituali guidati dal cardinale Ravasi. Durante la settimana prossima saranno dunque sospese tutte le attività, compresa l’udienza generale del mercoledì. Sabato 23 febbraio, in mattinata, la conclusione degli esercizi con le parole del Papa. Alle 11.30, Benedetto XVI incontrerà il presidente Giorgio Napolitano. Domenica 24, alle 12.00, l’ultimo Angelus del pontificato con i fedeli radunati in Piazza San Pietro. Lunedì 25 febbraio incontrerà alcuni cardinali in udienze singole. Mercoledì 27 febbraio l’ultima udienza generale si svolgerà in Piazza San Pietro. E’ prevista la presenza di molti fedeli. Giovedì 28 febbraio alle 11.00 i cardinali saluteranno il Papa nella Sala Clementina. Alle 17.00 il Papa si trasferirà in elicottero a Castel Gandolfo. Alle 20.00 inizia la sede vacante. Annullate le prediche di Quaresima e tutti gli impegni successivi.

Padre Lombardi ha poi sottolineato, ancora una volta, che il Papa non avrà ruolo in conclave, che tonerà in Vaticano per studiare e pregare e che assicurerà la sua vicinanza e sostegno spirituale al suo successore, attraverso una presenza discreta. Smentita la notizia di un suo trasferimento a Montecassino o altre località, dopo il periodo della sede vacante.

Ha quindi spiegato il significato della nomina di ieri mattina, a uditore generale della Camera Apostolica, di mons. Giuseppe Sciacca, segretario generale del Governatorato. Ha detto che si tratta di una nomina pontificia pertinente alla sede vacante, la cosiddetta Camera Apostolica, che ha funzioni di carattere logistico-amministrativo.

Confermato che tutte le attività in Vaticano, comprese quelle dei Tribunali, stanno proseguendo con regolarità e che a breve sarà nominato il nuovo presidente dello Ior, procedimento questo – ha specificato - già avviato da tempo. Sollecitato sulla riattivazione del servizio di pagamento a mezzo carte di credito nello Stato della Città del Vaticano e la reazione della Banca D’Italia, padre Lombardi ha parlato di un “clima d’intesa e buoni rapporti”.

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio 2013



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/13/il_calendario_degli_ultimi_impegni_di_benedetto_xvi._padre_lombardi:_i/it1-664641
del sito Radio Vaticana 

martedì 12 febbraio 2013

Padre Lombardi: il nuovo Papa si sentirà sostenuto dalla preghiera di Benedetto XVI

12 Febbraio 2013 

Il Papa sta bene, non ha rinunciato perché malato, ma solo per la fragilità dovuta all’invecchiamento. Lo ha ribadito il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un nuovo briefing con i giornalisti. Confermato tutto il calendario degli appuntamenti fino al 28 febbraio, ultimo giorno del Pontificato di Benedetto XVI, ma non ci sarà l’Enciclica sulla fede. Massimiliano Menichetti:


Nessuna malattia specifica ha colpito il Santo Padre e nessun’altra tensione ha determinato la sua “decisone storica” di rinunciare al ministero petrino. Padre Federico Lombardi torna a ribadire ai giornalisti il perché delle dimissioni del Papa. Motivi legati esclusivamente alla fragilità dell’invecchiamento, all’impossibilità di governare al meglio la Chiesa. Una decisione - ha detto - non improvvisata, lucida, frutto di ‘grande riflessione davanti a Dio’ e che rende Benedetto XVI molto sereno.

“Irrilevante sotto ogni punto di vista - ha puntualizzato padre Lombardi - la sostituzione delle batterie del pacemaker, notizia rilanciata dalla stampa italiana, che Ratzinger aveva già da cardinale”.

Il direttore della Sala Stampa, confermando ancora una volta che l’agenda di Benedetto XVI non subirà variazioni fino al 28 febbraio, data in cui inizierà la Sede vacante, ha invitato a prestare attenzione a cosa dirà il Papa nei prossimi giorni, a partire da domani: sia all’udienza generale, sia alla celebrazione delle Ceneri in San Pietro. Evento, quest’ultimo, spostato in Basilica, da Santa Sabina sull’Aventino per accogliere più fedeli e i tanti cardinali che parteciperanno, di fatto, all’ultima “grande concelebrazione del Papa”.

Poi, giovedì, ci sarà l’incontro-conversazione con il clero romano, nell’Aula Paolo VI, dove Papa Benedetto parlerà a braccio, probabilmente “della sua esperienza nel Concilio Vaticano II”.

Confermati anche tutti gli altri appuntamenti come le visite ad limina dei vescovi italiani, le udienze ai presidenti di Romania e Guatemala, gli Angelus domenicali, il suo intervento alla fine degli esercizi spirituali e l’ultima udienza del 27 febbraio, che “potrebbe tenersi in Piazza San Pietro”. Padre Lombardi ha poi evidenziato che non ci sarà più l’attesa Enciclica sulla fede:

“Non era ad un punto di preparazione tale da poter, in un tempo così breve, essere tradotta, pubblicata, messa a punto definitivamente. Quindi, questo rimane un documento che avevamo atteso ma che verosimilmente non avremo, per lo meno non nella forma normale dell’Enciclica. Se poi dopo ci sarà qualche altro modo o riflessione in cui Benedetto XVI ci farà partecipi delle sue riflessioni sulla fede, benissimo. Però, l’Enciclica come tale, pubblicata dal Papa in carica non possiamo aspettarcela entro la fine del mese di febbraio”.

Il direttore della Sala Stampa ha anche spiegato che il viaggio a Cuba e Messico, a causa della fatica, ha costituito per Benedetto XVI una tappa di maturazione verso la rinuncia al ministero, ma non già una decisione definitiva in tal senso.

Ai giornalisti non è stato fornito alcun dettaglio su come si chiamerà o vestirà Benedetto XVI una volta rientrato in Vaticano, dopo la permanenza a Castel Gandolfo: questioni che non sono ancora state definite. Verosimilmente escluso che “tornerà cardinale”, sicuramente “sarà Vescovo emerito di Roma” anche se, per ora, non ci sono formule ufficiali. L’anello petrino – ha detto padre Lombardi – potrebbe essere spezzato come da prassi.

Confermato che il Papa non avrà alcun ruolo nel prossimo conclave; e poi che sono iniziati in novembre i lavori di restauro del monastero in Vaticano dove risiederà e che un tempo era occupato da suore di clausura . Poi, sollecitato dai cronisti sulla realtà di due Papi in Vaticano, ha aggiunto:

“E’ una situazione nuova, avere un Papa che ha fatto la rinuncia, nella Città del Vaticano: credo che non ci sarà assolutamente alcun problema per il suo successore. Anzi, probabilmente, il successore si sentirà sostenuto dalla preghiera, da una presenza intensa di amore e di partecipazione da parte della persona che più di tutte nel mondo può capire e partecipare alle preoccupazioni del suo successore”.

Benedetto XVI - è stato precisato - cesserà nelle sue funzioni alle ore venti del ventotto febbraio, ovvero quando “ordinariamente” il Papa termina la sua attività, prima di ritirarsi in preghiera, e poi riposare




Radio Vaticana:
http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/12/padre_lombardi:_il_nuovo_papa_si_sentir%C3%A0_sostenuto_dalla_preghiera_di_/it1-664267

Padre Lombardi: grandissima testimonianza di libertà spirituale del Papa


11 Febbraio 2013 

Un atto di grande coraggio che ha sorpreso tutti. Così in sintesi il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, nel briefing subito dopo la notizia della rinuncia del Papa. Padre Lombardi ha affermato che “Benedetto XVI rispetterà gli impegni già in calendario per il mese di febbraio, compresi l'udienza generale di mercoledì prossimo e l'Angelus di domenica" Mercoledi la celebrazione delle Ceneri sarà presieduta dal Papa alle 17 nella Basilica di San Pietro e non a Santa Sabina sull'Aventino. Massimiliano Menichetti:

“Il Papa ci ha preso un po’ di sorpresa”. “Una dichiarazione breve ascoltata con il fiato sospeso credo che la massima parte dei presenti non avesse informazione di quello che stava per annunciare”. Così in sintesi padre Federico Lombardi nel briefing con la stampa dopo la rinuncia espressa da Bendetto XVI. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha ripreso il testo letto dal Papa al termine della celebrazione del Concistoro. Ha sottolineato che è stata una “decisione personale profonda presa in preghiera di fronte al Signore da cui ha ricevuto la missione che sta svolgendo”.

“Il Papa - ha detto – ha compiuto l’esame di coscienza sulle sue forze in rapporto al ministero". Ha escluso che alcuno stato emozionale, “condizione di salute”, o “evento difficile” lo abbia indotto a questa scelta. Benedetto XVI - ha proseguito padre Lombardi - “ha rilevato in sé un calo del vigore negli ultimi mesi” e quindi “uno squilibrio tra i compiti da affrontare e le forze di cui si sente di disporre”.

Ribadendo che tale decisione è in linea con il canone 332 del Codice di diritto canonico, ha ricordato che il Santo Padre rimarrà nel pieno delle sue funzioni fino alle ore venti del prossimo 28 febbraio, poi inizierà la Sede vacante; Benedetto XVI si trasferirà a Castel Gandolfo, successivamente sarà nell’ex monastero delle suore di clausura in Vaticano, dedicandosi alla preghiera e riflessione. Rispondendo alle tante domande dei giornalisti ha escluso che il Papa parteciperà al Conclave e che “entro Pasqua ci potrebbe essere” un nuovo successore di Pietro. “Una situazione nuova” ha detto il direttore della Sala Stampa che non si verificava da secoli. Padre Lombardi ha poi espresso la sua personale ammirazione per la decisone del Papa:

“Oltre a quello che ha detto il cardinale Sodano, sottolineo anche una grandissima ammirazione, perché questo significa un grande coraggio, una grande libertà di spirito, una grande consapevolezza della sua responsabilità e del suo desiderio che il ministero del governo della Chiesa sia esercitato nel modo migliore e con questo mi pare che ci dia una grandissima testimonianza di libertà spirituale. Ho grandissima ammirazione per questo atto che, come tutti gli atti che vengono fatti per la prima volta, dopo centinaia di anni, richiede evidentemente coraggio e una grande determinazione. Allo stesso tempo è chiaro che non è una decisione improvvisata”.
Una motivazione coerente - ha aggiunto – in linea con il libro intervista “Luce del mondo” conversazione con Peter Seewald, in cui lo stesso Santo Padre, rispondendo a due domande sull’ipotesi della rinuncia, aveva spiegato che “quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado mentalmente, fisicamente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli, ha il diritto, ed in alcune circostanze" anche il dovere di dimettersi, ma anche che la rinuncia era possibile, solo in un momento di serenità, fuori da situazioni di difficoltà per la Chiesa.

Radio Vaticana: http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/11/padre_lombardi:_grandissima_testimonianza_di_libert%C3%A0_spirituale_del_pa/it1-663958

















giovedì 7 febbraio 2013

Di tanto in tanto...

Di tanto in tanto. Per parlare di politica, economia e bioetica. Ma non oggi.
W l'Italia!