E’ stupefacente come Facebook, Twitter, Whatsapp … incidano sulla dimensione quotidiana della vita. C’è chi indaga sulle identità o
sfumature d’identità che si assumono: "Siamo anche lì oppure quello è un angolo
diverso dove giocano altre regole, dove i confini si confondono fino a
sfumarsi?" Interessante, ma l’essere umano non è chiamato alla scissione e
quando succede, anche in minima parte, gioca al compromesso su se stesso e
inizia a perdersi.
Che meravigli a le piattaforme dove tutti condividono tutto:
foto di torte postate affianco a quelle
di pargoli amati, ma che nessuno tutela in quell’immagine che chissà dove
finirà. E cani e gatti vicino a vignette e analisi politiche e striscioni e
foto vacanziere o lavorative … Tutti abbiamo bisogno di dire la nostra, alcuni
riescono anche a farlo, molti guardano, altri continuano ad auto-reindirizzarsi felici
di esistere e far esistere in un mondo virtuale. W l’Italia