Bersani promette che nel 2013 il Governo sarà tutto
rinnovato, mentre si apre il sipario Dell’Utri-Berlusconi che regala nuovi atti
di vicende ancora non note. Lo spread è lì che sale e scende come se qualcuno
alzasse e abbassasse leve in relazione a scelte o prospettive. In Rai slittano
le deleghe sulle spese. Scoperti nel Belpaese 2300 falsi poveri e ciechi miracolati,
ancora con pensione d’invalidità, che spingono carrozzine con bambini pasciuti.
E’ l’Italia di questa estate che guarda da lontano l’escalation di violenza in
Siria, le stragi in Iraq, Afghanistan, Pakistan, che ignora cosa accade in Nigeria,
Mali e Congo; si disinteressa del narcotraffico tra Colombia, Messico e Bolivia
(eppure la bandiera del monopolio del trasporto della droga è tricolore. Il 65% del
trasporto è in mano alla ‘Ndrangheta ritenuta universalmente affidabile,
insostituibile, la migliore, insomma un vero marchio di qualità Made in Italy).
E’ l’Italia che festeggia la liberazione di Rossella Urru rapita in Algeria a
ottobre e riflette su tutte le pagine dei quotidiani se i 5 metri del
bagnasciuga siano pubblici oppure no, se
si possano costruire castelli di sabbia e si debbano cacciare donne in
gravidanza perché ostacolano il transito...
Eppure in questi giorni ho visto ancora una volta un’Italia
diversa da quella usurata, raccontata nei Tg, narrata dai Gr e fotografata
dalle pagine dei Quotidiani. E’ l’Italia che si rimbocca le maniche quella che non va in vacanza e che tiene duro, pagando le tasse e reggendo il Paese. E' l'Italia dei piccoli imprenditori che sotto l’ombrellone
continuano a lavorare, non per un mero profitto ma per favorire lo
sviluppo e costruire garanzie per loro e per le famiglie dei propri dipendenti. C’è
un’Italia che la sera esce per guardare spettacoli di piazza gratuiti che
regalano musiche, balletti e teatro di spessore al posto della “House” assordante; c’è
un’Italia che non si vergogna di mettere la stessa maglietta per crescere i
propri figli, c’è un’Italia che crede, prega e si organizza affinché tutti,
nessuno escluso, abbiano un’alternativa alla logica del silenzio, della casta, della
non politica, dell’auto economia, del non futuro. W l’Italia