Solo ogni tanto, non per pigrizia, perché il sole scalda più di una lampada.
giovedì 29 dicembre 2016
Per una sinfonia della Vita
La vita è bellissima, forte! Sempre… anche se in salita, dura… Domitia Caramazza l’ha raccontata attraverso l’armonia delle differenze in uno spot della
Conferenza episcopale italiana che non ha tempo. “Per una sinfonia della vita” è
il titolo.
In poco più di un minuto si mostra la forza della vita nell’intreccio di immagini e suoni.
Nessuno strumento, “ma solo” il suono della vita che si scompone e compone,
appunto, in una vera e propria Sinfonia. Grazie Domi per avermi dato l'opportunità, insieme alla mia famiglia, di testimoniare la bellezza!
venerdì 11 novembre 2016
La Radio Vaticana nell'era post mediale
Una pillola sulla Radio del Papa costruita da Guglielmo Marconi: dai microfoni di Pio XI, alla realtà digitale del giornalismo immersivo.
Vuoi saperne di più? Allora gustati questo servizio realizzato dalla Rai per il programma "A Sua immagine" in cui ti raccontiamo un po' di storia, la nostra realtà e qualche frontiera qui GUARDA il video integrale.
Quattro chiacchiere con Lorena Bianchetti...
giovedì 10 novembre 2016
Trump secondo Emanuela Campanile e non solo
Perché le buone letture si condividono, quando di inchiostro ne scorre troppo...
Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti e con lui nasce l'era del "trumpismo": il tempo della "nazione arrabbiata". La Democratica e rivale Hillary Clinton non è riuscita a battere l' outsider imprenditore milionario (dalla faccia dura e dai modi molto poco "politically correct"), che ha sorpreso esperti e sondaggisti incarnando perfettamente la frustrazione e le paure di una larga fetta dell'elettorato USA.
"Bisogna ora vedere quanto Trump farà ma soprattutto - afferma Mattia Diletti, esperto di politica interna statunitense e docente di Scienze Politiche all'Università Sapienza di Roma - come si servirà di quella rabbia (tutta made in USA!) di cui si è fatto interprete". Dall'era Obama, cerca infatti di riemergere una classe media a cui molto è stato tolto e che intende difendersi da tutto ciò che può minacciarla. Anche con rabbia.
...e poi
Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti e con lui nasce l'era del "trumpismo": il tempo della "nazione arrabbiata". La Democratica e rivale Hillary Clinton non è riuscita a battere l' outsider imprenditore milionario (dalla faccia dura e dai modi molto poco "politically correct"), che ha sorpreso esperti e sondaggisti incarnando perfettamente la frustrazione e le paure di una larga fetta dell'elettorato USA.
"Bisogna ora vedere quanto Trump farà ma soprattutto - afferma Mattia Diletti, esperto di politica interna statunitense e docente di Scienze Politiche all'Università Sapienza di Roma - come si servirà di quella rabbia (tutta made in USA!) di cui si è fatto interprete". Dall'era Obama, cerca infatti di riemergere una classe media a cui molto è stato tolto e che intende difendersi da tutto ciò che può minacciarla. Anche con rabbia.
...e poi
Certamente le proteste di piazza del giorno dopo con tanto
di pupazzi di Trump dati alle fiamme non incarnano proprio il senso pieno della
democrazia, piuttosto quello del malessere con venature violente… ma anche questo e Usa Style. Comunque Obama
riceve il magnate alla Casa Bianca e consegna le chiavi che apriranno dal 20
gennaio, data dell’insediamento ufficiale, mentre Hillary, anche se amareggiata, ha
accettato la sconfitta bucata da ogni sondaggio… ma si sa i sondaggi sono
condizionati da una molteplicità di fattori, i media ad esempio “scrivono verità”
e la conseguenza è che poi chi la pensa diversamente non lo dice…
W l'America made Usa
mercoledì 26 ottobre 2016
sabato 3 settembre 2016
Casta e dintorni
Bene… tutti indignati per i privilegi della casta… i
parlamentari devono essere dimezzati. Però chi guarda dove si ricollocano? Cioè
Consigli d’Amministrazione, Authority… L’ultima: che i bancari saranno
dimezzati. E così si sfrutta il desiderio di rivalsa di chi fatica ad arrivare
a fine mese. Il punto è rilanciare, creare opportunità, non far aumentare la
tensione creando bersagli, vittime e carnefici, o peggio distraendo. W
l’Italia!
P.S: Je Suit Charlie perché non si uccide, ma le vignette
prima e dopo restano incommentabili e offensive e la satira per fortuna non è
solo questo.
A riprova il fatto che l'ambasciata di Parigi a Roma in un
comunicato ribadisce che la vignetta sul terremoto in Italia "non
rappresenta assolutamente la posizione della Francia".
martedì 2 agosto 2016
...Intanto è arrivato Giorgio
La domanda dallo sfondo sadico che ti fanno quando ti è appena nato un figlio è: dorme?
La risposta giusta è (sempre e comunque) 'no' pena lo scatenarsi delle ire di Morfeo...
Ieri mi ero dimenticato questa regola base e
alla fatidica domanda ho risposto: 'beh abbastanza ovviamente si sveglia ogni 3/4 ore però va bene'.
Alle 23.30 diamo la poppata prenotturna... Giorgio smette di piangere. Decidiamo di andare a dormire. 5 minuti dopo si dimena. Sicuri che sia solo un po' di aria lo ninniamo... si raddormenta... lo rimettiamo in culla e 5 minuti dopo la stessa scena... questo andrà avanti fino alle 6.10 del mattino. Alle 3.30 Sara 2 anni e mezzo si sveglia e viene in camera :
'ci alziamo?'...
'no Sara è notte'...
'ma Giorgio è sveglio'
"Appunto è ora di dormire"
"Se lui è sveglio anche io sto con voi" e si infila nel lettone. Intanto Giorgio piange insistentemente. Maria 8 anni dalla sua camera (un metro dalla nostra): "vorrei dormire"
Noi: 'pure noi'
Sara: 'perché? '
Zombiemamma riaccompagna Sara nel suo letto. Giorgio si addormenta per 30 minuti tra le mie braccia solo che sono seduto sul letto con la testa sulla testiera in legno. Stessa scena con Zombiemamma i 30 minuti successivi.
All'alba tutto tace.
La risposta giusta è (sempre e comunque) 'no' pena lo scatenarsi delle ire di Morfeo...
Ieri mi ero dimenticato questa regola base e
alla fatidica domanda ho risposto: 'beh abbastanza ovviamente si sveglia ogni 3/4 ore però va bene'.
Alle 23.30 diamo la poppata prenotturna... Giorgio smette di piangere. Decidiamo di andare a dormire. 5 minuti dopo si dimena. Sicuri che sia solo un po' di aria lo ninniamo... si raddormenta... lo rimettiamo in culla e 5 minuti dopo la stessa scena... questo andrà avanti fino alle 6.10 del mattino. Alle 3.30 Sara 2 anni e mezzo si sveglia e viene in camera :
'ci alziamo?'...
'no Sara è notte'...
'ma Giorgio è sveglio'
"Appunto è ora di dormire"
"Se lui è sveglio anche io sto con voi" e si infila nel lettone. Intanto Giorgio piange insistentemente. Maria 8 anni dalla sua camera (un metro dalla nostra): "vorrei dormire"
Noi: 'pure noi'
Sara: 'perché? '
Zombiemamma riaccompagna Sara nel suo letto. Giorgio si addormenta per 30 minuti tra le mie braccia solo che sono seduto sul letto con la testa sulla testiera in legno. Stessa scena con Zombiemamma i 30 minuti successivi.
All'alba tutto tace.
Un'ora di sonno e ci alziamo. Apro la porta e Sara e Maria già sveglie e in piena attività ci accolgono con i grembiuli da cucina: "giochiamo?!!!!"
Giorgio ora che scrivo (9.13) ancora dorme.
Grazie Morfeo e comunque: 'NO' Giorgio NON dorme!
Grazie Morfeo e comunque: 'NO' Giorgio NON dorme!
Uomini contro il terrore
Il sedicente Stato Islamico vuole convincere una parte del mondo (ed alcuni già lo pensano)
che tutti i mussulmani sono sanguinari, che vogliono sterminare i cristiani e
ingaggiare una guerra contro l’Occidente.
Eppure in Iraq, Afghanistan, Siria,
Turchia, Somalia, Nigeria, Libia… OGNI GIORNO muoiono decine di musulmani
uccisi dalla furia omicida dei terroristi, insieme a tante altre minoranze, tra
cui i cristiani. Un conflitto secolare tra Sciiti e Sunniti e una galassia di altre
realtà.
Gli ultimi attentati di Nizza sconvolgono e toccano ancora l’Europa, così
come l’uccisione di padre Jacques Hamel
che a 85 anni è stato sgozzato da due jihadisti dell'Is nella chiesa di Saint Etienne
du Rouvray, ma il rischio, o meglio quello che vogliono i sostenitori del
conflitto è generare una rete di odio cieco. La Comunità internazionale è chiamata
ad un compito alto, a dare risposte che non siano solo plotoni e bombe,
altrimenti “questa guerra mondiale a pezzi” potrà solo alimentarsi.
venerdì 12 febbraio 2016
Nicole - La bellezza della vita senza ipocrisie
Il mondo bisogna custodirlo, costruirlo e mostrare il bello, il bene perché
attirano e sono contagiosi. Il male divide, il male crea conflitti e muri, il
male ribalta le cose. Leggo un articolo http://goo.gl/9XunxY
e si apre uno scenario meraviglioso su Nicole Orlando. Lei ha 22 anni, è di
Biella ed è campionessa paralimpica
pluridecorata. Righe, foto e video per descrivere il talento, la bravura, la
bellezza, dolcezza e tenacia. Lei è affetta dalla sindrome di down, è ospite al
Festival della musica italiana di Sanremo. Tutti applaudono, si commuovono.
Perché siamo così, spesso senza memoria, istintuali, immediati. Già perché quando
le mamme vanno dal ginecologo con il cuore gonfio di speranza,
paure, e la vita che esplode nel grembo, dopo l’accoglienza gioviale con lo
stesso sorriso viene inoculato il germe del dubbio con una semplice domanda
supportata da statistiche, ovvero eventualità, non certezze, eventualità: vuole
effettuare l’amniocentesi?
E se dici di “no”, oggi ti spiegano che esiste un nuovo
metodo, costo 500 euro, non invasivo. Lo scopo? Non è curare problematiche pre-natali
di questo tipo “perché allo stato attuale non si può intervenire su patologie
genetiche”, il solo fine è sapere. E poi quella diagnosi se di downismo diventa
sentenza: di vita o di morte.
I genitori di Nicole hanno scelto la vita.
Grazie! Nessun giudizio nei confronti di chi non ce l’ha fatta o non ce la farà.
Massimo giudizio e condanna nei confronti di un Paese che abbandona, che
ignora, che lascia soli.
Quante Nicole si potrebbero salvare! Se non si
lasciassero sole le mamme, le famiglie. Se chi ha paura avesse sostegno:
economico, sanitario, psicologico, lavorativo… certezze per il domani. Quante
vite si potrebbero salvare se chi rifiuta avesse canali privilegiati per
portare a termine la gravidanza e poi affidare quel cucciolo a chi potrebbe prendersi
cura di lui.
Nessun giudizio mai nei confronti di chi non ce la fa, massimo
biasimo per una società che sceglie sempre la via più semplice: quella dello scarto, dell’eliminazione.
Perché costa prendersi cura della Vita. Costa economicamente l’assistenza
sanitaria, costa supportare, costa aiutare donne, famiglie intere a non perdere il
lavoro o addirittura a trovare case e impiego. E allora eliminare il “problema”
è la via semplice. Quindi si cambiamo i nomi: omicidio è aborto e Nicole è
feto.
L’aborto non si sconfigge togliendo una legge, ma aiutando a scegliere, sostenendo e costruendo.
E allora grazie a Nicole,
ai suoi genitori, a tanti genitori che vivono fatiche inenarrabili (con o senza
sorriso, ma le vivono), grazie ai medici, infermieri, operatori e tutti coloro
che nel piccolo e grande della propria esistenza edificano e mostrano Bellezza.
E che ieri sera hanno pianto e sorriso e applaudito, davanti alla regalità della vita, senza alcuna ipocrisia.
sabato 30 gennaio 2016
#FamilyDay2016 e l'Italia dagli occhi aperti
Poche righe perché tanti diranno, ma non si può nascondere la
bellezza. La bellezza di una piazza che chiede alla politica di ascoltare. E
allora guardo una politica che fatica a leggere il Paese reale. Una politica che insegue l’Europa o ne prende le distanze, ma è in
difficoltà nel tracciare rotte proprie. Oggi migliaia di persone non hanno
detto “no” a qualcuno, come invece sostiene chi ama contrapposizioni, hanno detto “no“
al pensiero unico, allo sfruttamento della donna, alla violazione dei diritti
dei bambini. Una piazza che ha aperto una pagina nuova, tutta da scrivere. E ben venga il confronto e chi pensa diversamente. Ora
si gioca la sfida più grande: costruire e restituire all’Italia il suo
volto, quello della famiglia, che ama e accoglie. Oggi si è visto un popolo, non una massa, si è
vista una faccia: quella dell’Italia che non accetta che “tutto vada bene”. E poi? Poi politiche familiari, non solo aiuti, poi lavoro, sanità, economia... declinati con il fattore famiglia…
W l’Italia.
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