Troppi ma veramente troppi, in questo
momento buio, danno consigli e scrivono analisi sul futuro del nostro
Paese.
E' crisi, certo. Crisi economica
globale, quando globale vuol dire occidente perché in oriente il Pil
cresce a livello esponenziale almeno in India e Cina. La Russia tiene
la mano sul rubinetto del gas, non la bocca sulla canna.
Alcuni Paesi Arabi cercano equilibri aiutati da altri Paesi amici
(?). Altri ancora hanno pozzi di petrolio e fondi sovrani.
L'America lava i propri panni, mentre
l'Europa si domanda chi sia e cerca (?) strategie per sostenere paesi come la
Grecia che lotta per rimanere a galla in un Oceano di speculatori:
bisognerebbe chiedersi chi siano.
L'Italia, che ha un debito pubblico comprato da altri, ricorda un impero in
decadenza. E la prospettiva? I contratti sono bloccati, i fondi per
le famiglie, scuola, ricerca... inesistenti, l'industria è ferma.
Va ancora l'export. Tutti stano a guardare, come in un reality, la
fine di Berlusconi. E le alternative? Staremo a vedere. Una domanda:
“dopo Todi cosa c'è?”