sabato 21 marzo 2020

COVID 19 un mese dopo


E’ commovente e inorgoglisce la risposta dei medici alla chiamata della protezione civile per le zone rosse a causa del COVID 19, in migliaia (7000), uomini e donne, dai ventenni agli ottantenni, da tutta Italia sono pronti a partire. Pronti a rischiare la vita. Oggi è stato un altro giorno da incubo: 793 morti in 24 ore. La Lombardia è la regione più colpita, drammatica la situazione anche in Veneto ed Emilia, qui in molti paesi non ci sono persone alle finestre o sui balconi che cantano, qui regna il silenzio del dolore e della paura. Quella paura che non hanno quelli che, come se nulla fosse, corrono, si spostano senza una necessità specifica, quelli che ancora si radunano. Incoscienza pura, minaccia per se e per altri, mentre tutto il Paese si ferma. Le fabbriche chiudono, i negozi hanno le serrande abbassate. Un grande sacrificio per tutti che al tempo dei social diventa creatività, canzoni postate e video scherzosi. Le città sono ferme, vuote, immobili, surreali, spettrali, al contempo nelle case si studia, cucina, spera, prega. La RadioVaticana – Vatican News aprono microfoni e piattaforme digitali per portare ancora di più il Vangelo, la parola del Papa a tutti, in tutto il mondo. #preghiamoinsieme  #tuttoandràbene