mercoledì 7 settembre 2011

11 Settembre 2001

Alessandro Gisotti è un mio amico, bisogna dirlo, ma questo non toglie nulla alla capacità di giudizio. Dal mio punto di vista, aggiunge. Aggiunge capacità critica. Aggiunge chiarezza che, proprio per il legame sentimentale, intellettuale e di fede, non viene ostacolata da barriere di mediazione.
Oggi ho assistito alla presentazione del suo ultimo libro nella sede della Radio Vaticana: “11 Settembre – Una storia che continua”, Effatà editore. Nella sintesi più estrema, il testo riporta testimonianze di sofferenza e ricostruzione, voglia di andare avanti. Memorie che si intrecciano alla speranza, al futuro, nella certezza che l'orrore, l'odio non vincono contro la Vita. In un mondo di “contro”, il testo di Alessandro afferma la chiave positiva, seppur nel dolore più grande di un occidente lacerato, ferito. L'ambasciatore Usa presso la Santa Sede, Diaz alla presentazione ha portato il ringraziamento del presidente Obama affermando che i 10 anni dell'11 settembre 2001 sono per tutta la comunità umana un'occasione per stringersi più vicino. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha sottolineato l'impressionante solidarietà dei soccorritori: uomini e donne che persero la vita cercando di salvare altri. Poi l'invito al dialogo, e il "no" ad  ogni fondamentalismo, il "no" a chi usa la parola Dio per affermare l'odio. L'inviata Rai, Tiziana Ferrario, ha documentato come in molti Stati islamici sia cresciuta la diffidenza nei confronti di Stati Uniti ed Europa a causa delle differenze culturali, le ricadute delle guerre in Iraq, Afghanistan... la chiave per costruire la pace è, secondo Ferrario, nel dialogo con i moderati. Sulla stessa linea l'analista strategico militare Andrea Margeletti, il quale ha puntato l'accento, per poter dialogare, su una chiara identità e regole. Spunti interessanti che rimandano ad una serie di attente e sofisticate riflessioni. Spunti che vengono da un libro su un evento che ha segnato la storia e cambiato prospettive. Spunti che giungono da un testo che non si ferma all'11 Settembre, ma parte dalla speranza che c'è nel giorno dopo.