5 maggio ore 20.48
Le note di un piano si diffondono lente, mentre le ombre
giocano con le luci che mostrano appena i contorni delle stanze… L’acqua a Sara, un bacio a Maria e una macchinina
a Giorgio che la nasconde tra i cuscini. Il cuore trema mentre percorro un piccolo corridoio che entra in una
stanza affacciata dove Michelangelo ha costruito il tempo. Quante salite abbiamo affrontato, dolci pendii
e l’ebrezza delle nuvole. In un istante, a
volte, è racchiuso il senso di tutta un’esistenza.