venerdì 12 agosto 2011

Italia nostra e mai loro

La crisi economica attanaglia il mondo, quello occidentale (i confini orientali vivono altri scenari, nonostante il Nikkei senta echi). Tremonti studia tagli, Berlusconi incontra Napolitano, poi Draghi. Questa notte hanno vagliato misure per accorpare Comuni, ridurre Provincie e TFR. Berlusconi dice che il “cuore gronda sangue per aver messo le mani in tasca agli italiani, ma lo scenario internazionale è cambiato”. Molti si chiedono cosa sia cambiato in poco meno di una settimana, ovvero da quando lo stesso premier aveva riferito in Parlamento che tutto andava bene. Morale, fiducia, etica…
Internet ripropone i “menù” di Camera e Senato, si mangia a 2 Euro. Alla vigilia del 15 agosto ci si continua a chiedere chi ci si sia dietro le agenzie di Rating, vere e proprie mattatrici dei mercati finanziari. Le città sono ancora affollate. Le Associazioni dei consumatori stimano che un italiano su cinque sia rimasto a casa. Le offerte di telefonini continuano a registrare il tutto esaurito, la stagione dei Saldi invece è andata deserta. Gotti Tedeschi riporta le parole del Papa sull'etica dell'economia, mentre le analisi di altri continuano ad elevare il profitto a regola morale.
La compressione aumenta: a Milano un 71enne investe ed uccide, con la propria auto, un uomo in moto dopo una serie di insulti reciproci. A Roma due malviventi freddano un benzinaio di 61 anni perché ha reagito durante una rapina. Si cercano i colpevoli con l'intensità di un riscatto ben più grande. Oltretevere si ipotizzano soluzioni alla crisi politica, di valori... forse sarebbe meglio trovarla prima a quella d'identità. Un certo tipo di stampa continua a parlare di Toso, Bertone, incrociando i nomi di Riccardi, Bonanni... “dividi et impera” sembra il messaggio taciuto. Ma nonostante tutto “il fermento” troverà presto coesione e non in uno sterile ”contro”, ma in un'azione propositiva, concreta.