martedì 7 giugno 2011

...ma il cielo è sempre più blu (Rino Gaetano)

150 anni dell’Unità d’Italia, 65 anni della Repubblica, 65 anni dal voto alle donne.
La Repubblica Italiana cerca ancora le sue radici di unità e festeggia con parate ed anniversari. Viene da chiedersi quanta consapevolezza abbiano i cittadini, quanta appartenenza. Quanti dopo “l’evento” meraviglioso che ha colorato il cielo di verde bianco e rosso, pensano e si adoperano per la costruzione di una società più giusta, solidale, stabile. Forse molti, ma ancora non si vedono e non si sentono. Intanto mentre si parla di spostamento di ministeri al Nord, chiusure di stabilimenti al Sud ed italiani sempre più aggressivi (Censis), il Referendum si avvicina. Domenica dovremo esprimerci su tre grandi temi: acqua, nucleare e giustizia. Peccato che la politica, quella che si scontra a prescindere, abbia fagocitato il senso della consultazione, rivomitandolo deforme ed incomprensibile. Ed allora le sintesi “bisogna cambiare” (ma non si sa bene perché), “tutto deve rimanere tale” (perché si ha paura di cosa non si conosce) prevalgono. Cartelli e volantini presentano queste e quelle posizioni. Ma chi è “fuori dal giro” degli attivisti del “si” e del “no”, cosa ha capito? Intanto Roma capitale, la città del Papa, si appresta ad ospitare l’Europride.