giovedì 10 marzo 2022

Ucraina: La Radio Vaticana aderisce a Beethoven call for solidarity

Oggi giovedì 10 marzo tutti i canali radiofonici della European Broadcasting Union (Unione Europea di Radiodiffusione), la maggiore associazione mondiale dei media di servizio pubblico, di cui la Radio Vaticana è membro fondatore, promuovono l’iniziativa Beethoven call for solidarity. Le emittenti sono invitate a trasmettere, in qualsiasi momento della giornata, la 9a Sinfonia in re minore op 125 di Beethoven (completa o nella parte con l'Inno alla gioia). Anche l’emittente vaticana aderisce all’iniziativa a favore della pace del dialogo.


"Un'iniziativa semplice, ma significativa - sottolinea il responsabile della testata Radio Vaticana/Vatican News Massimiliano Menichetti - che rimarca in musica, l'imprescindibile impegno per la costruzione del legame di fratellanza fra gli uomini e i popoli. In questo momento in cui l'orrore della guerra, ferisce milioni di persone, minacciando gli equilibri mondiali. Ci uniamo alle emittenti in Europa e alla radiotelevisione nazionale ucraina, che continua non senza difficoltà il proprio servizio. 


La Radio Vaticana, per garantire una pluralità di voci, sta valutando l'ampliamento delle proprie trasmissioni in onda corta verso la Russia e l'Ucraina per essere più vicino alle popolazioni. Attualmente con i nostri inviati siamo lungo i confini della Romania, Ungheria, Moldavia e Polonia, dove la crisi umanitaria assume dimensioni drammatiche. Cerchiamo di portare la speranza del Vangelo, un'informazione puntuale, preghiera e note. Nella nostra struttura lavorano fianco a fianco persone provenienti da 69 nazioni: russi, ucraini, statunitensi, etiopici, eritrei, siriani, libanesi, cinesi... tutti impegnati in una narrazione che costruisce, ispirati da quello sguardo più grande che sgorga dal Vangelo: che ama e accoglie l'uomo".


Ad aprire la giornata con Beethoven (alle ore 9.00) il programma in lingua portoghese, poi (alle 11.30) i programmi in lingua albanese, araba, armena, bielorussa, bulgara, ceca, cinese, croata, eritrea, etiopica, francese, hindi, malayalam, tamil, inglese, kiswahili, lettone, lituana, polacca, romena, russa, slovacca, slovena, spagnola, tedesca, ucraina, ungherese, vietnamita, a trasmettere la Nona beethoveniana nella interpretazione di Sir Simon Rattle sul podio dei Wiener Philharmoniker. Questo flusso audio si potrà ascoltare sul portale Vatican News.


Alle ore 22.00 il programma, in lingua italiana, Spazio EBU (su 105FM, DAB+, satellite e sul portale Vatican News) manderà in onda la Nona Sinfonia nella interpretazione di Bernard Haitink sul podio di coro e orchestra della Radio Bavarese, con solisti Sally Matthews soprano, Gerhild Romberger contralto, Mark Padmore tenore e Gerald Finley basso. Il concerto è stato registrato a Monaco il 22 settembre 2019.

martedì 8 marzo 2022

Ucraina: donne esempio di speranza, forza e amore

 Condivido anche qui l'editoriale che ho scritto l'8 marzo 2022 su Radio Vaticana - Vatican News per ogni donna, in questa giornata in cui convergono emozioni, azioni, riflessioni, ricordi, dolore e speranze.


La giornata internazionale della donna quest’anno non può non guardare il coraggio, la forza, la prova sopportata in Ucraina, dove le donne sono costrette a lasciare le proprie case, per proteggere i figli. Donne che pregano. Donne che decidono di rimanere al fianco dei propri mariti per resistere ai carri armati che avanzano e ai razzi che esplodono. Donne che allattano tra le macerie e sotto il tiro dei mortai, donne che soccorrono, preparano il cibo, che danno alla luce la vita, nuova speranza, aspettando ore alle frontiere. 

Donne alla guida di auto e camion, perché la nazione è sotto attacco. Donne in marcia con le poche cose raccolte, tra freddo e neve. Donne che perdono la vita, che sono violentate, bambine colpite da bombe e proiettili. Chi può accettare tutto questo orrore? 

Fuori dall’Ucraina altre raccolgono aiuti, lavorano in politica, in diplomazia per trovare soluzioni, protestano nelle piazze, vengono arrestate e picchiate. Donne: figlie, sorelle, madri, mogli, amiche, a costruire società, sostenere economie, portare istruzione e creatività, custodire il creato, proteggere l’umanità. Donne imprigionate. 

“Ferire una donna è oltraggiare Dio” ha detto il Papa il primo gennaio di quest’anno, quando le ombre della guerra in Europa ancora non si vedevano, ma avanzavano silenziose, come spesso gli abusi, la violenza, nei confronti delle donne nel mondo. Vittime, troppo spesso nell’omertà, di violenze psicologiche e fisiche, bambine costrette a sposarsi in matrimoni combinati, obbligate a prostituirsi, a lavorare, a non studiare, uccise e che vedono morire i figli in guerra. Chi può tacere per tali abomini? 

Donne nell’ordinario, sostegno, aiuto e guida, eroiche, anche quando l’ordinario è distruzione. Donne che in ogni parte del globo si oppongono a logiche di separazione e inimicizia, che lavorano per l’unità. 

Nella storia della Chiesa tante sono Sante, fari che hanno portato la luce salvifica di Cristo nel loro tempo e oggi in un’Europa ferita da ingiustizie e orrori. Patrone d’Europa, protettrici di questo continente come: Santa Brigida, Ildegarda di Bingen, Teresa Benedetta della Croce e Caterina da Siena. L’affidamento in queste ore è a Maria, la Madre di Dio, affinché cessi ogni violenza in Ucraina e nel mondo e ogni uomo e donna possano vivere in pace.