mercoledì 16 gennaio 2013

Elezioni 2013 e dintorni


Benvenuto 2013! Ci hai portato decine di simboli elettorali, le tempeste che separano Linosa (400 abitanti che non importa se rimangono al palo, ma del resto è la strategia di questo Paese nei confronti di chi non ha voce, come: carcerati, immigrati…) da Lampedusa; il silenzio di chi vorrebbe gridare perché il futuro si allontana: giovani che non trovano lavoro, meno giovani che non domandano neanche più, donne discriminate nei fatti, esodati, poveri e anziani. L’Italia dell’arte è sempre più trascurata, quella della piccola e media impresa sempre più stritolata da tasse e disincentivi. Hai portato gli indici più bassi di produttività, impiego e sviluppo e una sanità sempre più rarefatta. Eppure l’Italia è terrà di eccellenza, sacrificio, dedizione e creatività.  

A Febbraio ci saranno le elezioni. L’occasione è un rinnovamento nella stabilità, il rischio è la paralisi totale. Da una parte politiche che non guardano alla famiglia, contro la vita, che negoziano quei principi che invece non dovrebbero essere oggetto di contrattazioni, dall’altra attacchi allo stato sociale. Ma quale Stato può esistere senza uomo?

Poi ci sono le guerre in Mali e Centrafrica, il perdurare del conflitto in Siria; gli stupri in India; le persecuzioni dei cristiani in Pakistan, Nigeria; le proposte di sharia, come fonte di diritto, nelle costituzioni di Tunisia ed Egitto; le proteste anti Putin in Russia e le proposte di Obama contro le armi negli Usa; gli investimenti giapponesi e le repressioni cinesi, le rotte rinforzate del narcotraffico… ma il mondo in Italia semplicemente non esiste. W l’Italia