martedì 10 luglio 2012

La politica di chi c'è


Lo scenario politico degrada, auto alimentato non riesce a tracciare scenari. La strategia ora è di taglio e  contenimento: economico, sociale, lavorativo, etico... la persona è ridotta ad individuo e allora tutte le derive sono possibili.

Aumenta costantemente “lo spread” tra il Paese reale e la classe politica percepita come distaccata, oligarchica. In parte è vero in parte, no.

Ci sono molti che lavorano in senso opposto ad a questo sforzo bisogna guardare, su quest’esempio costruire.

In Italia ci sono migliaia e migliaia di lavoratori, piccoli e grandi imprenditori, famiglie, studenti…  che sperano, tengono duro e continuano ad incarnare la vita, tutelare, difendere ciò che hanno di più caro: la propria e altrui dignità, dando volto ad un Paese diverso. Realtà che non si lasciano intimorire dalla logica perversa dello spread, pur sapendo che la finanza ha pesanti e devastanti ricadute sull’economia reale, se non segue criteri etici. Pur riconoscendo i rischi che derivano dal tempo presente, dagli attacchi, dalle speculazioni, continuano a credere che costruire è possibile e si adoperano per questo: per dare un futuro a chi verrà dopo.  

Esiste un’Italia che pulsa e non arraffa, spera ed edifica. Un’Italia che risponde con “il fare”a chi solo urla e genera la logica del conflitto, dell’antipolitica, dell’antigiustizia, dell’antidemocrazia, dell’anti. Risposta al pensiero debole che solo provoca senza nulla costruire. W L’Italia