giovedì 4 agosto 2011

L'informativa urgente

Berlusconi interviene in Parlamento sulla crisi. Delinea profili e conferma solidità, presenta uno stanco ottimismo e conferma di essere “in trincea” (è un imprenditore con tre aziende in Borsa, dice. Molti speravano fosse “solo” il presidente del Consiglio), sottolinea con orgoglio gli stanziamenti per il Sud (era ora ribadisce l'economista Vaciago) e rilancia un “Patto per la crescita”.L'opposizione risponde picche e riaccende un volano di critiche che chiosano in maniera più o meno educata con un “dimettiti”. Voce fuori dal coro (strano ma vero) Casini (ignorato dalla maggior parte della Stampa, stritolato tra le solite analisi e sintesi), in sostanza ribadisce che da solo l'antiberlusconismo non risolve, non progetta, non da futuro. Parla della “fine di un epoca” e invoca un “supplemento di responsabilità e serietà”. Propone un armistizio” per salvare l'Italia, e scelte impopolari ma necessarie come l'anticipazione di parti significative della manovra economica 2013-2014. E le reazioni a tutto questo? Nessuna, tutti continuano a parlare senza ascoltare, peccato.